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Intervista ai partecipanti del press tour visitPiacentino: Monica Viani

Monica Viani
co-founder del blog Famelici

Monica Viani è una giornalista ed una grande appassionata di viaggi enogastronomici. Da tempo dirige e scrive sul blogmagazine Famelici, dedicato al rapporto cibo e cultura. Qui consiglia itinerari, racconta storie e culture, segnala specialità culinarie, ristoranti e negozi tipici in tutta Italia.

Come sei entrata in contatto con l’Emilia?

“Era un viaggio che volevo fare da tempo, ma l’occasione mi è stata offerta da Roberto Rossi, che nel 2019 ha organizzato un viaggio stampa. Prima di partire ho navigato sul sito Visitpiacentino (www.visitpiacentino.it), ho letto un po’ di post tanto per avere un’infarinatura sull’Emilia. E subito ne sono rimasta affascinata. Soprattutto è nato un amore a prima vista con la Val Trebbia, tanto che sono ritornata più volte ed ho accettato l’invito di Roberto a partecipare ad un secondo press tour. D’altra parte l’Emilia è una provincia che si rivela poco per volta e sono convinta di avere ancora molti luoghi da esplorare. Insomma è un viaggio che continua.”

Quali sono gli aspetti che ti hanno fatto innamorare dell’Emilia?

“Tante cose. Una di queste è l’ospitalità, l’accoglienza nei confronti dei visitatori. Sono rimasta sorpresa da quanto si mangia bene, dalle persone che ti raccontano il loro territorio con passione. E’ tutto piacevole, anche solo passeggiare nei boschi o lungo i torrenti. Riscopri il significato del benessere e dell’armonia inspiegabile a parole. Ancora ricordo, quando sotto gli occhi vigili e divertiti di Luciana Tiramani, presso l’osteria Zia Valentina, a Morfasso, ho tentato di fare i turtei con la cua! Non bisogna pensare che sia raro provare esperienze del genere, capitano a tutti durante un viaggio in Emilia! Durante i miei press tour ho stretto amicizie e questo è un motivo in più per desiderare di tornare soprattutto nel piacentino. Qui la bellezza è una bellezza diffusa, dove è facile scoprire luoghi affascinanti per caso”.

Vuoi suggerirci qualche posto del cuore?

“Difficile rispondere… la Val Nure offre luoghi bellissimi ed interessanti. In particolare, le cascate del Perino, una zona boscosa che offre la possibilità di fare trekking. Senza dimenticare Bettola, un piccolo borgo che custodisce delle inaspettate chicche. Se alloggiate in uno dei tanti agriturismi della zona – penso che il riferimento migliore sia il sito www.agriturismipiacentini.it -, potrete organizzare diverse passeggiate. E poi la Pietra Parcellara, nella Val Trebbia, un po’ fuori dalle rotte classiche, dove scoprire storie e bellezze naturali, costellate da case antiche e la cui particolarità è quella di assumere facce ed aspetti diversi a seconda di dove la si guarda. E c’è poi un borgo affascinante come Castell’Arquato, chiamato il paese delle torri, in val d’Arda dove il tempo sembra essersi fermato al Medioevo”. Più su, all’interno del Parco provinciale merita il comune di Morfasso, eccezionale nella sua ampia distesa e nella sua gente, accogliente davvero cordiale. Non possiamo ignorare la patria del vino, però. In val Tidone distese infinite e tante cantine. Mi ha colpito Ziano, il paese più vitato d’Italia, e forse d’Europa. Sorprendente è stata anche la visita al Po, in quel lungo corso che collega Piacenza alla bella città di Cremona. Scorci affascinanti e piccole belle scoperte tra produttori di formaggio e la più importante realtà di produzione di aglio. Sempre con tappe gastronomiche di alta qualità. 

E se ti si proponesse un terzo press tour?

“Lo farei con entusiasmo, soprattutto perché sono sicura che conoscerei altri posti meravigliosi. Ma ti rivelo un segreto: rivedrei volentieri anche quei luoghi che ho già visitato, perché non si può mai dire di conoscere un posto. Li si vede con occhi diversi e inducono sempre a mille connessioni ed associazioni di idee!”.

A chi consiglieresti un viaggio in Emilia?

“Sicuramente a chi ama il trekking. Camminare sui sentieri dei colli piacentini è bellissimo, ci sono tantissimi sentieri: da quelli più difficili a quelli più semplici, che portano a sorprendenti borghi dove respirare cultura e spiritualità. Senza dimenticare gli amanti della cucina. Qui puoi assaporare piatti che vanno dalla giardiniera alla coppa piacentina, dai turtei con la cua ai pisarei e faso fino alla spongata. Un viaggio con costi contenuti, adatto anche a chi ama viaggiare in solitaria. Ognuno può trovare la sua Emilia e il suo itinerario”.

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