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Un cuoco, un amante, un maggiordomo tradito, un castello

La trama di un film? No, la leggenda di un castello piacentino che merita la visita e che ci fa assaporare una storia di fantasmi

E chi l’ha detto che i castelli siano infestati solo da fantasmi che narrano di strazianti amori impossibili? Accade talvolta che non sia così, anche se l’amore rimane la portata principale. A Rivalta si aggira il fantasma di un cuoco. Sì, avete capito bene di un cuoco.

Curiosi di conoscere una gustosa storia che naturalmente è farcita di una spezia piccante che si chiama amore? Il “piatto”, ops la storia, è servita. Protagonista è un cuoco infallibile, uno stilista della cucina, un cerimoniere della tavola. Pronti? Vi serviamo la storia di Giuseppe, il cuoco sopraffino del Castello del marchese Landi. Il cuoco non era solo bravo, sapeva giocare con un ingrediente necessario per fare esplodere la passione: il fascino.

Le donne cadevano in un brodo di giuggiole non solo per i suoi piatti, ma anche per la sua arte amatoria. Ma come spesso accade, si rivolgono le proprie attenzioni alla persona che ti porterà alla rovina. Nel caso del nostro cuoco, si trattava della giovane e bella moglie del maggiordomo. Ogni cuoco custodisce con gelosia i segreti delle sue migliori ricette, così noi non possiamo rivelarvi ciò che accadeva nella loro alcova.

Quei segreti però li scoprì il marito della giovine donna, che accecato dalla gelosia, accoltellò il focoso amante. Per evitare di essere accusato del crimine, il cornuto mise in scena un falso suicidio. Fu bravo, nessuno mise in dubbio le cause della morte del cuoco, che, senza esequie, fu gettato in una fossa. Lo chef infesterebbe ancora oggi il castello, beffandosi degli ospiti. C’è chi lo ha sentito preparare sontuosi banchetti… peccato che nessuno ha potuto assaggiare le sue prelibatezze.

Noi vi invitiamo ad andare a Rivalta, almeno per farvi rivelare una ricetta!

©Monica Viani

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